Ed eccoci al secondo appuntamento delle Cronache di una dieta atipica. Tra l’altro, nell’ultimo post non ho spiegato perché “atipica”, dando per scontato si sarebbe capito dal contesto, ma ve lo spiego lo stesso. Definisco questa dieta “atipica” perché l’ho cominciata con un fine diverso da quello del dimagrimento, che solitamente è quello più comune, e perché al momento (e spero duri) non la sto vivendo come un obbligo. La maggioranza delle volte è così, invece.
Al termine di questo primo mese mi sono convinta che per farcela dovevo cominciare al momento giusto, nel modo giusto.
A modo mio e con i miei tempi, insomma.
In questo mese ho perso quasi 3 chili: lo so, sembrano pochi, ma la bilancia non è mai il metro di giudizio primario per capire se c’è progresso o meno. Diversa è la questione dei cm: ad oggi sono a-5 cm di circonferenza fianchi e -5 di vita. I pantaloni mi stanno tutti larghi, ho perso una taglia e rientro in jeans che non mettevo da un anno(presente quelli che tutti abbiamo “per tempi migliori”?). Mi è sparita la pancia gonfia, la forma della schiena si sta sfinando: faccio ancora fatica a mettere indumenti attillati, ma ci arriverò.
Ma ora vi racconto cos’ho fatto per cominciare ed aiutarmi a tenermi motivata e sul pezzo. 😊
Il meal planner e l’organizzazione della lista della spesa
A me aiuta molto mettere le cose per iscritto, tenerne traccia materialmente. Ho quindi comprato un meal planner magnetico su Amazon,da attaccare al frigo e tenere sempre sott’occhio. Ce ne sono diversi, ma questo era quello che più mi piaceva graficamente.
Avendo io quindi un equilibrio alimentare flessibile che posso costruirmi come voglio, ho indetto una sacrosanta mezz’ora nel weekend che uso per pianificarmi i pasti della settimana, meglio se il sabato. Mi siedo a tavolino con la lavagnetta e il piano davanti e decido i pasti in base a cos’ho in casa: quello che manca lo metto nella lista della spesa, che andrò a fare la domenica o il lunedì sera. La domenica la dedico a prepararmi una discreta quantità di verdura cotta per i giorni seguenti, che divido in contenitori pronti da tenere in frigo. Ho quindi un grande problema in meno durante la settimana: so cosa mangiare senza preoccuparmi di star lì a pensarci. Che meraviglia.
La tecnologia
Ebbene sì, io sono una nerd di prima categoria. Ho l’Apple Watch che monitora ogni respiro e si sincronizza con l’App di Apple Salute. Ho scaricato e installato l’app MyFitnessPal, su cui registro praticamente ogni caloria che ingerisco (ok, magari non tutte tuttissime), monitoro quello che mangio e quanto ancora posso mangiare, entro il limite delle 1500 calorie massimo (il mio piano oscilla tra le 1200 e le 1500).
Ho comprato una bilancia impedenziometrica, sempre su Amazon basandomi sulle recensioni e la migliore è risultata questa di Deik.
Si connette sia ad Apple Salute che a MyFitnessPal, così ho tutto collegato e non devo aggiornare mille cose.
So che la cosa può sembrare maniacale, ma vi assicuro che con me funziona: dopo un po’ ho capito che sapere quante calorie ha un cioccolatino o un sacchetto di patatine, che magari mangerei più per nervoso che per fame, mi aiuta a trattenermi, specie se so che vanificherei un’intera giornata di sforzi. MyFitnessPal per questo è spettacolare: basta scansionare il codice a barre del prodotto che mangi e ti restituisce tutti i valori nutrizionali per ogni porzione: finora ho trovato TUTTO.
Saranno consigli utili? Chi lo sa. Ognuno ha i suoi metodi, davvero, quindi io vi metto al corrente dei miei nella speranza che vi aiutinoe vi ispirino!
Nel prossimo post di cosa parliamo? Ricettine?
Fatemi sapere!
Al prossimo post,
M