Quindi dicevamo: ho perso peso, giusto? Esatto. Quasi 11 kg in 4 mesi, con alti e bassi, momenti di stop, di soddisfazione ma anche di frustrazione dovuta a motivazioni più disparate. Quella doppia cifra sul mio log di per la perdita di peso (sì, ho un excel su cui mi segno i progressi, non giudicatemi), si è fatta sudare e attendere. Forse posso sbilanciarmi e dire di averla raggiunta davvero solo ora, o forse no, perché domani magari sarò gonfia e avrò ripreso un kg, chissà.

Questa infatti è una delle cose che non si dice mai abbastanza sulla perdita di peso: che il numero sulla bilancia può variare con una facilità estrema, dovuta a qualsiasi fattore. 

Un giorno sono in preciclo
Un giorno è ritenzione
Un giorno ho mangiato qualcosa in più
Un giorno è stress

Insomma, qualsiasi cosa. Ma io questo non lo sapevo con certezza, ho dovuto impararlo con l’esperienza, e non è stato neanche particolarmente semplice farlo. C’è stato un giorno in cui con la nutrizionista ci siamo chieste come mai il calo fosse bloccato e mi ha detto:

“Sto per chiederti una cosa potenzialmente triggerante e contro i miei principi, ma vorrei ti pesassi tutti i giorni e mi aggiornassi sul peso, devo capire se c’è uno schema, te la senti?”

Le ho detto subito di sì, perché in realtà io ero contenta di avere un alibi per pesarmi: vedere il calo di peso è un rush di adrenalina, è orgoglio, è motivazione. Ma quando sullo schermo non vedi più un numero in discesa ma uno in salita, beh, lì la solfa cambia

Entra in gioco la componente stress, che alza il cortisolo, che a sua volta rallenta il metabolismo: insomma, si ingrassa. Si entra in un circolo vizioso difficilissimo da sciogliere, motivo per cui se si comincia un percorso di perdita di peso è molto consigliato appoggiarsi a un terapeuta, e io devo ringraziare la mia perché è grazie a lei che non ho mai avuto ricadute durante questi mesi.

Morale: ho tolto le pile alla bilancia, l’ho messa nell’armadio e la tiro fuori in rare occasioni.

Tutto ciò per riassumere in due punti fondamentali che ho imparato io:

1) il peso non è il focus del percorso (l’avrete sentito mille volte, questa è la milleunesima, ma temo non bastino mai)
2) la bilancia non è la mia migliore amica e probabilmente non sarà neanche la vostra: dimenticatevela

Per oggi mi fermo qui, la prossima volta parliamo di un altro argomento delicato.

Al prossimo post,
M